Curiosità sul miele e sul mondo delle api
Il miele un prodotto alimentare che le api non selvatiche producono dal nettare dei fiori e che trasformano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi.
Il miele ha una duplice valenza, preventiva e curativa, ed è bene faccia parte dell’alimentazione quotidiana come integratore alimentare.
Il miele è un alimento calorico (320 kcal ogni 100 g), quindi chi è a dieta deve fare attenzione alla quantità che ne utilizza. Il vantaggio del miele sta però nel suo elevato potere dolcificante, dovuto all’alto contenuto di fruttosio, che permette di zuccherare un alimento usando meno calorie rispetto a quelle che si utilizzerebbero dolcificando con lo zucchero.
Le famiglie di api
• In una famiglia d’api, ogni stagione, vivono 50/60.000 api.
• L’ape operaia, durante la stagione produttiva, vive circa 50 giorni.
• L’ape regina vive fino a cinque anni.
• In un giorno l’ape regina depone fino a 2000 uova.
• Per deporre fino a duemila uova al giorno l’ape regina consuma con la pappa reale fino ad 80 volte il suo peso.
• La velocità media di un’ape è di 24 chilometri orari e può arrivare fino a 29 chilometri orari.
• Una singola ape, per produrre un 1 kg di miele, vola per circa 150.000 chilometri, quasi quattro volte il giro della Terra.
• Per produrre un chilo di miele sono necessari quasi 60.000 voli d’andata e ritorno dall’arnia ai fiori.
• Ogni alveare “bottina”, cioè raccoglie il nettare, per un raggio di tre km, quasi 3.000 ettari, il corrispondente di oltre 4mila campi da calcio.
• In un giorno le api di un alveare possono visitare fino a 225.000 fiori.
• Le api sono tra gli insetti più fragili e sensibili all’inquinamento. Non sono infatti mai stati riscontrati fenomeni significativi d’inquinamento del miele, dato che le api muoiono prima di poterlo accumulare.
Domande e risposte sul miele
Che cos’è il miele?
E’ il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare.
Il miele fa ingrassare?
Il miele è un alimento calorico (320 kcal ogni 100 g), quindi chi è a dieta deve fare attenzione alla quantità che ne utilizza. Il vantaggio del miele sta però nel suo elevato potere dolcificante, dovuto all’alto contenuto di fruttosio, che permette di zuccherare un alimento usando meno calorie rispetto a quelle che si utilizzerebbero dolcificando con lo zucchero.
È vero che il miele cristallizzato è quello a cui è stato aggiunto dello zucchero?
No, non è vero. La tendenza a cristallizzare è un processo naturale che interessa quasi tutti i mieli. Gli unici che rimangono liquidi per molto tempo, fino a due anni dalla raccolta, sono il miele di acacia, di castagno e di melata, ricchi di fruttosio.
È meglio il miele liquido o cristallizzato?
La scelta tra miele liquido e cristallizzato è una questione di gusto personale.
Occorre però sottolineare che solo alcuni mieli si mantengono liquidi a lungo (il miele di acacia, di castagno e di melata), mentre gli altri si presentano liquidi perché hanno subito un trattamento termico, che annulla completamente la cristallizzazione, ma deprezza la qualità del miele impoverendone le caratteristiche nutrizionali.
È meglio usare il miele o lo zucchero?
Utilizzare il miele al posto dello zucchero presenta senza dubbio numerosi vantaggi. Primo di tutti l’apporto all’organismo di energia subito disponibile sotto forma di glucosio e fruttosio, zuccheri semplici che non richiedono alcun processo digestivo. Inoltre il fruttosio è uno zucchero che ha proprietà emollienti utili a livello della gola, dello stomaco e dell’intestino. È indispensabile inoltre per lo smaltimento delle sostanze tossiche e nocive che si accumulano nel fegato. Di grande importanza sono anche le sue proprietà antibatteriche, grazie alle quali il miele viene utilizzato da secoli a fini terapeutici.
Quando scade il miele?
Grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche (elevata acidità, alto tenore zuccherino, presenza di sostanze antibatteriche) che creano un ambiente ostile allo sviluppo dei batteri, il miele si conserva molto a lungo.
Ad accelerarne l’invecchiamento sono le temperature elevate e la luce diretta. Si ha allora una progressiva degradazione degli zuccheri, un impoverimento degli aromi e un inscurimento del colore. Bisogna però sottolineare che anche in questo caso il miele non diventa mai nocivo per la salute, pur perdendo le caratteristiche peculiari del prodotto fresco. È consigliabile comunque consumare il miele entro due anni dalla data di produzione.
Il miele di castagno ha un sapore molto amaro: è normale o diventa amaro quando è avariato?
Il gusto molto amaro è tipico del miele di castagno. Come molti altri mieli monofloreali, a caratterizzarlo non è solo il sapore ma anche il colore scuro e l’odore un po’ acre.
Il miele di melata deriva dalle mele?
No, il miele di melata si ottiene da una secrezione zuccherina, detta melata, che le piante producono in seguito all’aggressione di insetti dell’ordine dei rincoti.
Domande e risposte sulle api
Come si possono tenere lontane le api durante un pranzo all’aperto?
Le api non sono mai attratte dal cibo, lo sono invece le vespe che si riconoscono facilmente per il volo a scatti e il corsetto sottile.
Cosa si deve fare in caso di puntura?
In caso di puntura bisogna innanzitutto togliere il pungiglione, che altrimenti continua a emettere veleno, e raffreddare la parte colpita. In caso di allergia con manifestazioni di difficoltà respiratorie è necessario consultare il medico.
È vero che l’ape quando punge muore?
È vero, ma solo quando punge i mammiferi e gli uccelli. Infatti il pungiglione, provvisto di uncini, rimane impigliato nella pelle. L’ape nell’allontanarsi si strappa l’addome e muore.
Quanto miele consuma l’alveare per se stesso?
L’alveare consuma da 220 a 250 chili di miele. L’apicoltore sottrae alle api circa il 10% di miele.